
Perché mia figlia è anoressica, chissà quante volte lo hai pensato.
Cercherò di fornire alcune indicazioni sulla natura del disturbo anoressico e delle sue manifestazioni.
E' difficile comprendere perché un figlio si ammali.
Molto spesso i famigliari se ne accorgono per ultimi ed inizia una fase di confusione, incredulità, rabbia e tristezza.
Iniziano trattative estenuanti sul cibo che portano a sentirsi inutili di fronte alla spregiudicatezza del sintomo restrittivo.
Magari siete costretti a mangiare (lei no) in quantità esagerate perché vostra figlia cucina ad ogni ora.
E' molto esile ma esce sempre a camminare ed il vostro livello di angoscia è alle stelle.
Capita che i genitori entrino in conflitto tra di loro perché spaventati dalla situazione della figlia.
Dietro alla rabbia c'è l'angoscia per il senso di impotenza che vi trasmette. C'è la disperazione che lei ha cercato di curare attraverso l'anestesia dei bisogni e delle emozioni.
Cause della malattia se tua figlia è anoressica
L’anoressia è una condizione complessa che deriva da una combinazione di fattori biologici, sociali e psicologici.
Fattori di rischio comuni:
Segni di malattia nella figlia anoressica
Una persona che soffre di anoressia è molto esile.
Utilizza misure estreme di controllo del peso come:
Come aiutare una figlia anoressica
In passato i genitori sono stati associati alla causa del disturbo alimentare della figlia.
Come sta dimostrando anche la ricerca genetica tutto ciò si sta ridimensionando.
Situazioni familiari stressanti o caotiche possono intersecarsi con altri fattori scatenanti, esacerbare o mantenere la malattia.
Non causano disturbi alimentari.
Alcune dinamiche familiari, un tempo etichettate come precursori dell'anoressia, possono essere una conseguenza del disturbo in atto.
Vi è una forte evidenza che le famiglie giocano un ruolo fondamentale nel processo di recupero.
In particolare, il trattamento familiare per i pazienti più giovani porta a risultati positivi e a miglioramenti.
E' importante non dedicare tutte le proprie energie ai sensi di colpa ed alla ricerca delle soluzioni concrete ai sintomi.
Provate a pensare che vostra figlia non è l'anoressia ma una persona.
Entrare in competizione con i sintomi porta ad una sconfitta.
Accettare di non essere onnipotenti e di poter essere aiutati a comprendere è il primo passo verso la risoluzione del problema.
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