Secondo i dati ISTAT pubblicati nel 2018 e relativi al monitoraggio del triennio precedente (2015-2017) la depressione è il disturbo mentale più diffuso in Italia.
Nel report relativo al 2015 la stima dei soggetti di età pari o superiore ai 15 anni che avevano sofferto di depressione nel corso dell’anno superava i 2,8 milioni (pari al 5,4% delle popolazione considerata).
!,3 milioni di persone presentavano una sintomatologia nelle due settimane precedenti il rilevamento che si inquadrava nella diagnosi di Depressione Maggiore.
La depressione non è da confondersi con la tristezza che fa parte del normale tram tram della vita di ognuno di noi. Capita che utilizziamo questi due termini in maniera intercambiabile e a volte ci spaventiamo pensando al peggio (‘oddio sono caduto in depressione!’).
Prova a seguirmi e magari alla fine scoprirai qualcosa che ti potrà magari dare sollievo.
La depressione appartiene alla categoria dei disturbi dell’umore e può causare sentimenti di tristezza, di perdita, di mancanza di interesse (anche nei confronti di attività prima vissute come piacevoli) e di rabbia.
Nella vita capita a tutti di sentirsi giù in qualche momento o di sentirsi frustrati. Ma se ti senti infelice e disperato tutti i giorni per un periodo prolungato probabilmente hai a che fare con la depressione.
La depressione riguarda tutti: uomini, donne, bambini, adulti, anziani e si esprime attraverso la mente e il corpo.
La depressione può portare a sviluppare una serie di problemi psichici e fisici e può compromettere la capacità di un individuo di lavorare, di avere relazioni e/o di badare a se stesso (ad esempio, avere cura del corpo e del proprio benessere personale).
I sintomi della depressione sono variegati e si esprimono attraverso intensità diverse.
Ecco alcuni esempi di sintomi che possono presentarsi:
La perdita di una persona cara, la perdita del lavoro o la fine di una relazione (d’amore o d’amicizia) sono esperienze complesse e gravose da affrontare per ognuno di noi. E’ normale essere tristi o abbattuti (purtroppo ognuno di noi lo sa bene…)
A volte, però, quando affrontiamo una perdita ci diciamo ‘sono depresso!’.
Essere tristi in questo caso appartiene al processo naturale del lutto che può presentare dei sintomi simili alla depressione ma non significa che siano la stessa cosa.
Nel dolore del lutto i sentimenti dolorosi sono frammisti a memorie positive della persona scomparsa. Nella depressione maggiore, ad esempio, l’umore è sempre basso e l’interesse, inteso come piacere, è assenti per almeno 2 settimane consecutive.
Nel lutto l’autostima di solito rimane stabile mentre nella depressione troviamo sentimenti di svalutazione e di impotenza.
In alcuni casi accade che la perdita di una persona cara possa portare a sviluppare una depressione così come la perdita del lavoro, l’esperienza di un disastro ambientale (ad esempio un terremoto o un’alluvione) o una violenza fisica.
Quando lutto e depressione sono presenti in contemporanea l’entità del lutto è più intensa rispetto alla condizione senza depressione.
Non trascurare i sintomi della depressione. Se i sintomi sono presenti da tempo cerca aiuto.
La depressione è una condizione da prendere sul serio e può essere curata portando ad un miglioramento delle condizioni di vita.