Il mio interesse è sempre stato rivolto all’ immagine corporea, ai pregiudizi sociali nei confronti dell’obesità ed, in generale, al corpo come veicolo di comunicazione o di espressione del disagio psichico.
Fin dalla nascita, ma anche in grembo, il corpo costituisce il veicolo fondante di quella che sarà la nostra mente (pensieri ed emozioni) e del valore che daremo in futuro a noi stessi (autostima).
Nel corso dello sviluppo e da adulti il tema delle relazioni interpersonali è sempre centrale come indicatore di una qualità di vita soddisfacente.
Una tendenza al perfezionismo, la propensione alla svalutazione di sé in favore dell’ idealizzazione dell’altro possono bloccare o rendere tortuosa la nostra storia personale.
Senza rendercene conto cominciamo ad utilizzare dei meccanismi di auto-cura, di evitamento o di sopravvivenza.
Anoressia, bulimia, abuso di alcol e sostanze, dipendenze patologiche, relazioni tormentate e ritiro sociale possono manifestarsi.
Ansia e disagio diventano allora i nostri compagni di vita.